Risulta essere così bello immergersi completamente in un gioco per PC, ma alcuni problemi video possono rovinare tutto. Tecnologie di sincronizzazione adattiva come il V-Sync possono arrivare in nostro aiuto, ma spesso causano un netto calo di frame. È qui che entrano in gioco meccanismi ancora più avanzati (e fatti su misura).
Come NVIDIA con G-Sync, AMD ha la sua tecnologia di sincronizzazione adattiva chiamata FreeSync.
Cos’è e come funziona FreeSync
FreeSync è la tecnologia di sincronizzazione adattiva di AMD che possiamo trovare nei monitor, nei display dei portatili da gaming e in alcuni televisori. Questa consente di evitare problemi come lo screen tearing e/o lo stuttering.
Lo screen tearing è un effetto sgradito che rende gli oggetti sullo schermo disgiunti e avviene quando il frame rate (FPS) del videogioco non corrisponde con la frequenza di aggiornamento (Hz) del pannello.
FreeSync conferisce al display una frequenza di aggiornamento variabile (VRR), per far sì che la frequenza di aggiornamento del display corrisponda al framerate della scheda grafica AMD Radeon. FreeSync supporta frequenze di aggiornamento fino a 240 Hz, a seconda del monitor. Inoltre, per chi ha una certa dimestichezza visiva, è possibile notare una minore latenza (ritardo) tra quando si muove il mouse e quando il cursore si sposta effettivamente sullo schermo.
Tuttavia, anche con FreeSync attivato, se si raggiunge un frame rate superiore alla frequenza di aggiornamento del monitor, è possibile che si verifichi ancora lo screen tearing.
Cos’è FreeSync 2 HDR
FreeSync 2 HDR tecnologia AMD di seconda generazione
FreeSync 2 (ora FreeSync 2 HDR) è la seconda generazione di FreeSync. Sia FreeSync che FreeSync 2 HDR sono pensati per evitare problemi video, ma FreeSync 2 HDR consente di sfruttare la VRR esclusivamente per i contenuti HDR (non a caso FreeSync 2 non funziona con un monitor non HDR).
E’ bene specificare che alcuni monitor HDR supportano esclusivamente la tecnologia FreeSync di prima generazione, mentre tutte le GPU compatibili con FreeSync lo sono anche con FreeSync 2 HDR.
FreeSync 2 HDR implementa anche la low framerate compensation (LFC), per diminuire problemi video anche quando si raggiunge un frame rate superiore alla frequenza di aggiornamento del monitor.
Come sfruttare la tecnologia FreeSync
Per sfruttare il FreeSync, è necessaria una GPU AMD compatibile (o una APU) e un monitor compatibile con DisplayPort o HDMI (VGA e DVI incompatibili).
La maggioranza delle schede video AMD di ultima generazione, da quelle più economiche fino alla Radeon VII, ha pieno supporto con il FreeSync. Come dicevamo, anche le APU Ryzen supportano questa tecnologia e stando a qualche post su Reddit, sembrerebbe sia possibile forzare il FreeSync anche su una GPU NVIDIA.
AMD ha messo a disposizione un elenco dei monitor compatibili con FreeSync sul sito ufficiale.
Alternative al FreeSync
L’unica vera alternativa al FreeSync è G-Sync di NVIDIA che, proprio come per la tecnologia proprietaria di AMD, necessita una scheda grafica NVIDIA per sfruttarla.
Ci sono però alcune differenze tra i due standard.
Per iniziare, per quanto riguarda i monitor 4K, FreeSync raggiunge al massimo i 120 Hz, mentre G-Sync i 144 Hz. Inoltre, al momento non ci sono televisori G-Sync in commercio, ma ce ne sono alcuni con supporto al FreeSync.
Ma quella più importante è che FreeSync è basata su uno standard open source, invece per la compatibilità con G-Sync le aziende devono acquistare e integrare il chip dedicato di NVIDIA. Proprio per questo motivo, i monitor FreeSync sono più economici di quelli di G-Sync. Per di più, in commercio così come durante le fiere sulla tecnologia più importanti (CES) ci sono molti più monitor FreeSync rispetto a quelli G-Sync. Per approfondire le differenza, consigliamo la lettura del nostro approfondimento su G-Sync vs FreeSync.